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martedì 30 dicembre 2014

PELLEGRINAGGI

 Il viaggio.


Il viaggio, accomuna tutti gli uomini e lo ritroviamo in 

infinite varianti: nella letteratura, nelle canzoni, nelle 

leggende, nelle religioni...





È segno di  umanità.

Gli animali migrano, camminano, si muovono, 

mentre l'uomo viaggia.




Il termine pellegrino deriva dal latino ed è ricco di 

significati: muoversi con inquietudine, senza tregua e quindi 

perfezionare, ma anche straniero. Il pellegrino è straniero 

 quando giunge in una terra sconosciuta.

La meta, per il pellegrino, riveste un'enormità di significati: 

è attesa, meditata e desiderata.



Il viaggio in sé è occasione di una moltitudine di emozioni e 

sentimenti:  pensiamo alla stanchezza, alla fame, la paura, i 

panorami visti, le difficoltà affrontate, la commozione, il 

sudore o il freddo, il desiderio di riposo...



La strada cambia soprattutto a seconda da chi la percorre: 

donna o uomo, anziano o giovane, malato o sano, triste o 

allegro,  introverso o espansivo...ma cambia anche a 

seconda del clima: freddo, caldo, pioggia, sereno, primavera 

autunno.

Il pellegrino è colui che percorre la strada a piedi, in bici o a 

cavallo. 

Oggi siamo abituati ad utilizzare mezzi di trasporto 

veloci e rapidi per giungere alla nostra meta, così perdiamo 

il gusto del viaggio, di ciò che sta nel mezzo che ci arricchisce 

e ci apre la mente.

Ogni viaggio è un'esperienza che ci fa divertire e ci mette in 

gioco. 


Il viaggio è un tema a me molto caro.

Partendo da Abramo, padre dei credenti, che inizia il suo 

viaggio fidandosi di Dio, a Mosè che pellegrina col popolo 

nel deserto... fino a Gesù Cristo l'itinerante per 

eccellenza e non è mai nello stesso luogo. Lo troviamo  a 

Cana, in Samaria, a Gerusalemme, a Betania, a Cafarnao, a 

Nazaret, sul Giordano...



(Mt 8,20  Gli rispose Gesù:" Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il figlio dell'uomo no ha dove posare il capo")

 San Paolo nella lettera agli Ebrei  (capitolo 11 versetto 13) 

dice che chi ha fede, si sente pellegrino su questa terra 

mentre la sua patria è nei cieli.





Per i cristiani l'uomo viaggiatore è simbolo della ricerca 

spirituale. 

Ricordi che abbiamo già parlato dei bisogni 

dell'uomo  qui? Il bisogno spirituale rientra fra i principali 

bisogni dell'uomo.




Motivi che spingono le persone ad affrontare un 

pellegrinaggio sono tanti: 

Mentre cammino mi dedico alla preghiera : 

 per riflettere sulla mia vita,

per chiedere perdono,

per chiedere aiuto a diventare discepoli di Gesù,

perché è prescritto nei precetti (vedi Islam)



...

Possiamo dire che il pellegrinaggio a

 Santiago di Compostela 


è fra i più conosciuti, ma ne esistono tanti altri e 

forse "più importanti" come: il pellegrinaggio a 

Gerusalemme (dove è avvenuta la morte e risurrezione di 

Cristo) il pellegrinaggio a Roma, a la Mecca, al Gange...

o alle tombe dei martiri o ai santuari mariani: da Fatiama,  

a Lourdes, a Loreto e 

molti altri...

Il Cammino di Santiago è un percorso attraverso la Francia 

e la Spagna per giungere alla tomba di San Giacomo il 

Maggiore, uno dei dodici apostoli.

fonte immagine


Dopo la morte e risurrezione di Gesù, gli Apostoli andarono 

il tutto il mondo ad annunciare il Vangelo.

Si dice che San Giacomo si recò in Spagna:


San Giacomo il Maggiore iniziò la sua opera evangelizzatrice in Spagna, spingendosi fino in Galizia, all'estremo ovest della penisola Iberica. Terminata la sua opera Giacomo tornò in Palestina dove fu decapitato da Erode Agrippa nell'anno 44. I suoi discepoli, ne trasportarono il corpo nuovamente in Galizia per seppellirlo nella località di Iria Flavia. Nei secoli le persecuzioni e le proibizioni di visitare il luogo fecero sì che della tomba dell'Apostolo si perdessero tracce. Nell'anno 813 l'eremita Pelagio avvertito da un angelo, vide delle strane luci simili a stelle sul monte Liberon, vicino a Iria Flavia. Il vescovo Teodomiro, interessato dallo strano fenomeno, scoprì in quel luogo una tomba, che conteneva tre corpi, uno dei tre aveva la testa mozzata ud una scritta:" Qui giace Jacobus, figlio di Zebedeo e Salomè".Per questo motivo si pensa che la parola Compostela derivi da Campus Stellae (Campo della stella) i da Compo Tellum (terreno di sepoltura).

 Credo che non sia possibile perdersi, perchè  il 

percorso è segnalato da numerosissime indicazioni 



















L'attrezzatura del pellegrino

Nel medioevo il pellegrino era riconoscibile 

dall'abbigliamento tipico.







Col tempo la conchiglia è diventata il simbolo ufficiale del cammino di Santiago di Compostela, ecco perchè la ritroviamo lungo tutto il percorso in svariate forme, colori e rappresentazioni.



Oggi...




Il viaggio del pellegrino può essere testimoniato da un 

documento: la credenziale.

È una specie di passaporto che il pellegrino timbra ad ogni 

tappa del suo percorso quando giunge nei punti di 

accoglienza.

Sono tanti i punti di partenza 






Il pellegrino viene accolto nel più profondo rispetto 
ieri

Scuola di Domenico Ghirlandaio, Opere di misericordia: alloggiare i pellegrini, Firenze

Come oggi...

Albergue


Gli ALBERGUE sono ostelli dove si è ammessi solo presentando la "credencial" che attesta lo status del pellegrino
Normalmente di proprietà municipale o parrocchiale, talvolta ospitati negli antichi locali conventi, costano pochi euro oppure l'offerta è libera.

Le regole: chi arriva a piedi ha precedenza sui ciclisti, entro le 8.00 bisogna andarsene, alle 12,00 si spegne la luce.

Negli albergue si fanno nuove conoscenze, si mangia e si dorme insieme, si condivide la doccia e l'odore degli scarponi puzzolenti, 

il russare notturno e le levatacce... perchè c'è sempre qualcuno che parte nella notte per precedere gli altri.


oggi l'abbigliamento del pellegrino è cambiato...



Lo zaino è diventato il simbolo identificativo del pellegrino 

del terzo millennio. La conchiglia appesa è immancabile.

Spesso capita che i meno esperti carichino eccessivamente le 

spalle e finiscono per liberarsi del peso durante il cammino, 

ma pochissimi rinunciano alla Bibbia tascabile o al 

quaderno degli appunti, sul quale annotano pensieri o

emozioni.

Lo zaino perfetto contiene:

Cappello in tela o in paglia dalle lunghe falde

Bastoncini per trekking

Vestiti: magliette, felpa, calze da trekking, pantaloni lunghi e corti, giacca impermeabile, tuta, biancheria intima

pila portatile

Bibbia

Quaderno per appunti

Borraccia

Spago e mollette per stendere la biancheria

Materassino e sacco a pelo

asciugamano

Credencial

Kit di pronto soccorso, con ricco assortimento di prodotti per le vesciche ai piedi

Macchina fotografica

Dizionario tascabile di Spagnolo

Tappi per le orecchie

Una guida sul cammino

Scarpe da trekking leggere e sandali

Conchiglia




Lungo tutto il percorso si fanno smisurate esperienze...

Scopriamo le finestre di Burgos



Incontriamo pellegrini solitari




o in compagnia


Se arrivi alle ore giuste, cioè non alla sera o all'ora dei pasti, puoi attingere alla fontana gratuita di acqua e vino...



Giunti a Santiago
la città è un sù e giù di strade...

Arriviamo davanti alla cattedrale

È imponente

e ci sono tanti pellegrini seduti che aspettano l'apertura delle porte...




ENTRIAMO



Tra le tante immagini, raffigurazioni, statue, stavolta ci concentriamo su due riti curiosi:

il primo rito vuole che si appoggi la mano destra sulla pietra della colonna sacra del portico della Gloria colpendo la testa 3 volte...il rito avrebbe la potenza di ridare memoria e intelligenza a chiunque venga a sbattere la testa.

Il secondo rito è lo spettacolo del BOTAFUMEIRO, l'enorme turibolo che viene fatto oscillare per tutta la lunghezza della navata da almeno sei persone, inondando la chiesa di incenso









Queste sono solo una piccolissima parte delle esperienze che ti regala un pellegrinaggio, molte altre non sono state descritte. Lascio a te la voglia di scoprire...perchè il pellegrinaggio cambia a seconda da chi lo compie, 
perchè il pellegrinaggio è  vita.






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