Facciamo un salto indietro nel tempo per scoprire Babilonia, antica e splendida città, dove l'uomo scrisse le prime leggi, e "inventò" gli dèi...
della religione della Mesopotamia ne abbiamo parlato anche qui
Molto molto temo fa, in questa regione, governava un re da un nome bizzarro, e che ti potrebbe anche far sorridere
NABUCODONOSOR
Questo re volle la costruzione di splendide città, templi maestosi e forse anche l'ideazione di giardini molto particolari come questi
Era molto potente....
Un giorno invase la regione del popolo ebraico e distrusse il Tempio costruito da re Salomone portando nella sua città tutta la popolazione ebraica che soffrì terribilmente.
Fu in quei giorni che probabilmente composero il salmo 136 (137)
Lungo i fiumi di Babilonia,
là sedevamo e piangevamo ricordandoci di Sion. Ai salici di quella terra appendemmo le nostre cetre, perché là ci chiedevano parole di canto coloro che ci avevano deportato, allegre canzoni, i nostri oppressori: “Cantateci canti di Sion!”. Come cantare i canti del Signore in terra straniera? Se mi dimentico di te, Gerusalemme, si dimentichi di me la mia destra; mi si attacchi la lingua al palato se lascio cadere il tuo ricordo, se non innalzo Gerusalemme al di sopra di ogni mia gioia. Ricordati, Signore, dei figli di Edom, che, nel giorno di Gerusalemme, dicevano: “Spogliatela, spogliatela fino alle sue fondamenta!”. Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sfracellerà contro la pietra. |
Questo salmo influenzò molti artisti di diversi secoli, ma noi vogliamo ricordare in particolare
Giuseppe Verdi
Giuseppe Verdi
(Lo conosci? Puoi chiedere alla tua maestra di musica di approfondire la sua storia.)
Ai suoi tempi sembra essere stato un uomo bello, affascinante e anche attento alla moda...
Bene! Lui compose il Nabucco ( ovviamente abbreviazione di Nabucodonosor).
Ascoltiamo il brano con il cuore per cogliere la sofferenza, il terrore, la nostalgia, la tristezza del popolo ebraico quando vennero deportati a Babilonia.
Ascoltiamo il brano con il cuore per cogliere la sofferenza, il terrore, la nostalgia, la tristezza del popolo ebraico quando vennero deportati a Babilonia.
Quando gli ebrei arrivarono a Babilonia era l'anno 586 a.C. circa e rimasero molto colpiti dalle maestose Ziggurat
Quando i bambini Israeliti chiedevano ai loro padri :" Che cos'è questa torre?" loro raccontavano che gli uomini di Babilonia erano molto superbi tanto da voler raggiungere Dio in Cielo...
Lettura Genesi 11
Simbolicamente questo racconto sta a indicare il tentativo dell'umanità di ieri e di oggi di fare a meno di Dio. Questo progetto però non va in porto perchè quando l'uomo ignora Dio e le sue leggi, non riesce più a capirsi nemmeno coi suoi simili.
( Tratto dalla guida, A.A., Il sentiero della gioia, la Spiga, pag.19)
C'E UNA TORTA, LÀ A BABELE
C'è una torta, là a Babele,
che s'innalza fino al sole,
fatta con fragole e miele,
e non c'è chi non la vuole.
Le parole, che sciagura,
si confondono, a Babele:
so confonde cura e dura
si confonde miele e fiele.
Una dice: Io ti amo,
l'altro sente: Io ti squamo.
Uno dice: Dammi un bacio,
L'altra sente: Fammi un cacio.
A Babele, in confusione,
si fan pochi matrimoni,
però che consolazione,
i babà son molto buoni
Roberto Piumini
Hai mai sentito dire:" Che Babele!" per indicare confusione?
Una giovane artista dell'est ha disegnato una versione personale della torre di Babele clicca qui per lasciarti ispirare.
Noi abbiamo realizzato le nostre torri guardando quelle di artisti famosi qui
Ecco il risultato
A.S. 2016-2017 alcuni bambini della classe 4A San Secondo P.se
Ora goditi i video