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venerdì 7 novembre 2014

L'uomo, la donna e ...i guai!

IL PECCATO ORIGINALE


Sappiamo che ci sono alcuni 

racconti della Bibbia che vengono chiamati 

eziologici, questa parolona così difficile, significa che sono 

racconti che vogliono spiegare le cause, ossia perchè 

l'umanità si trova in certe condizioni.

Detta così sembra ancora più complicata, ma 

vediamo di fare un esempio cercando di capire...

Prima di tutto diciamo che peccato deriva dal greco 

significa mancare il bersaglio...

Quale bersaglio si manca commettendo il peccato?












Il centro più importante della vita, del bersaglio, è l'unione 

con Dio.

Se sbagliamo centro, cioè ci allontaniamo da Dio non siamo 

più felici, ne sanno qualcosa 


ADAMO ED EVA

Vivevano sereni e felici in Eden e Dio passeggiava fra loro...

Leggiamo GENESI 3...

Il peccato di Adamo ed Eva è stato quello di voler fare senza 

Dio, anzi di volersi sostituire Dio!!!

Quando il serpente dice alla donna che Dio è invidioso e non 

vuole che mangino il frutto dell'albero della conoscenza del 

bene e del male la donna ci crede e brama la potenza 

divina... desidera il frutto...è gradevole agli occhi e ... lo 

afferra, lo mangia e ne offre anche al marito.


Masolino

Masolino ha provato a rappresentare la Tentazione di 

Adamo ed Eva.

Questo dipinto si trova a Firenze.

Se osservi bene, la donna abbraccia, si attorciglia, 

avvinghia, l'albero della conoscenza del bene e del male, 

come per dire:" E' mio!".

Offre il frutto all'uomo o forse lo sta portando alla bocca. 

Ha uno sguardo soddisfatto, sicuro di sé, come se sapesse 

perfettamente ciò che sta facendo.

L'uomo invece sembra osservare e attendere gli eventi, 

pronto con la mano destra a prendere il frutto.

Dall'alto, sempre attorcigliato all'albero, il serpente scruta 

la scena come per accertarsi e rassicurarsi di essere riuscito 

nel suo intento di ingannare l'uomo e la donna.


Michelangelo

Stavolta facciamo un balzo a Roma, Città del Vaticano, 

Cappella Sistina.

Ricordi? Siamo già andati ad osservare la Creazione 

dell'uomo...

La scena è divisa in due dall'albero, e anche Michelangelo 

sceglie di rappresentare il 

serpente attorcigliato al tronco in procinto di offrire il 

frutto della conoscenza del bene e del male alla donna, 

serenamente adagiata sul prato verde dell'Eden. La donna 

ha un bel volto, sereno, roseo, con il corpo tonico, mentre 

l'uomo si slancia ad afferrare con avidità il frutto.



A destra la scena cambia notevolmente. I due vengono 

cacciati dall'angelo dal giardino di Eden. I loro volti sono 

diventati, brutti, sgraziati, disperati, spaventati...



Addirittura la donna ha un volto che assomiglia a quello di 

una strega, mentre la testa sembra quasi staccata dal collo 

pare che con entrambe le mani cerca di sostenerla e il

 corpo è ricurvo e impacciato.

L'uomo ha le sopracciglia corrugate  si percepisce la sua 

tristezza e dolore a causa della loro scelta.

Anche il paesaggio è modificato: è desertico, brullo, secco...





Credo che però, il maestro in assoluto nel farci comprendere 

i sentimenti di tristezza, paura e disperazione provati da 

Adamo ed Eva quando hanno pensato di stare senza Dio, 

sia Masaccio.

Questo dipinto si trova di fianco al dipinto di Masolino, a 

Firenze nella Cappella Brancacci.

L'uomo e la donna sono cacciati dal Paradiso Terrestre, 

dietro di loro si intuisce una porta che sembra quella di un 

Regno, un Castello, una città Adamo si copre il volto con le 

mani, piange ed è piegato su se stesso.

Eva copre le sue nudità, ora sa di essere nuda e si vergogna.



Riesci a percepire l'urlo straziante della donna?

Cosa pensi del suo volto?

Qualche bambino mi ha detto che sembra la morte, credo 

che abbia ragione. 

Da quel giorno l'uomo porta dentro di sé l'ombra del 

peccato.



L'uomo e la donna non sono dei burattini che Dio comanda, 

ma sono liberi di compiere il bene o il male. Hanno qualcosa

di spontaneo che gli fa intuire cosa è giusto fare, i grandi la 

chiamano coscienza. 

La coscienza è la voce di Dio dentro di noi.

Compiere il bene non è facile, bisogna volere fare il bene.

Quando litighi con un compagno è molto facile seguire 

l'istinto, come fanno gli animali ...






e attaccare verbalmente ( cioè con le parole o parolacce) o 

addirittura alzare le mani.

E' più difficile resistere e non attaccare... è qui che si vede chi 

è veramente forte... 



L'uomo è libero di decidere se rispondere con violenza o con 

pazienza, se essere amici di Dio o se rompere l'amicizia con 

lui.

Bisogna saper gestire le proprie scelte.

Bisogna  voler  volere  fare il bene.


“Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero, infatti, si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uo- mo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca, infatti, esprime ciò che dal cuore sovrabbonda”.     Lc 6, 43-45




Facciamo un passo indietro 

...udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.  Ma il Signore Dio chiamò l'uomo e gli disse: «Dove sei?».  Rispose: «Ho udito il tuo passo nel giardino: ho avuto paura, perché sono nudo, e mi sono nascosto».
 Riprese: «Chi ti ha fatto sapere che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero di cui ti avevo comandato di non mangiare?».
 Rispose l'uomo: «La donna che tu mi hai posta accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». 13 Il Signore Dio disse alla donna: «Che hai fatto?». Rispose la donna: «Il serpente mi ha ingannata e io ho mangiato».


L'uomo e la donna si danno la colpa a vicenda... un po' 

come fanno i bambini quando la maestra li rimprovera....

... ma ricorda: ognuno è responsabile delle proprie azioni!

Scegli il bene e sarai felice anche con te stesso.
















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